La Resurrezione di LazzaroJusepe de Ribera (c. 1616)

Quest’opera appartiene al raro periodo romano di Ribera, precedente al suo lungo soggiorno napoletano, ed è considerata una delle sue tele più intense per carica drammatica e forza narrativa. La Resurrezione di Lazzaro mostra il momento in cui Cristo restituisce la vita al corpo esanime dell’amico morto, attorniato da testimoni commossi e increduli.
Ribera affronta il tema con un naturalismo vigoroso e crudo, mettendo in scena la carne, la polvere, le mani che toccano e la tensione nei volti. La luce, proveniente da sinistra, modella i corpi come in un teatro sacro, conferendo alla scena una sacralità violenta e commovente. Lazzaro, ancora avvolto nel sudario, è raffigurato con un realismo fisico straordinario, quasi scultoreo.
L’opera rappresenta una delle massime espressioni della spiritualità barocca, dove fede e materia si fondono in un miracolo visivo, denso di pathos e significato teologico. Acquisita dal Museo del Prado, è oggi considerata una testimonianza fondamentale della prima maturità artistica di Ribera.
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Olio su tela, dimensioni sconosciute. Museo del Prado, Madrid.
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